Si è concluso in San Domenico il tempo delle Solenni Quarantore. Tre giorni di preghiera che hanno visto tanti fedeli alternarsi per sostare davanti l’Eucaristia. Un momento importante e molto sentito nel nostro paese che, come ha ricordato don Tonino Posa, è rimasto il solo paese dell’Arcidiocesi Bari-Bitonto a voler esaltare la centralità della Parola e dell’Eucaristia nella vita della comunità gioiese. E piace ricordare che il rito delle Quarantore fu istituito a Roma dal nostro santo protettore, San Filippo Neri.
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Nel periodo che va dalla domenica successiva a quella in cui si celebra il Battesimo di Gesù e per tutta la Quaresima, ogni chiesa e parrocchia di Gioia in successione glorifica l’adorazione del Santissimo Sacramento. In San Domenico la predicazione della Parola di Dio, nel corso dell’ultima giornata delle Solenni Quarantore, è stata affidata al padre spirituale della Confraternita del SS Rosario, don Tonino Posa (ma anche a don Innocenzo Mondelli e al diacono Lorenzo Petrera), il quale ha sottolineato come i valori della fedeltà e della perseveranza siano da ricercare ed alimentare in ogni buon cristiano per cogliere il senso profondo dell’indicazione del Signore grazie anche ai doni dell’intelligenza e della volontà che Egli stesso ci ha fatto. “Non ci stanchiamo- ha concluso- di stare con il Signore perché Gesù non si stanca mai di stare con noi, è sempre presente, in ogni chiesa. E per questo continueremo il nostro pellegrinaggio e la settimana prossima saremo in Sant’Andrea.” E’ stato in chiusura il Priore della Confraternita, Francesco Tuseo-Ferrer, a ringraziare tutti coloro che hanno animato i giorni di preghiera: dalle Confraternite gioiesi intervenute, al padre spirituale, ai fedeli, alla comunità. Infine ha rivolto un accorato invito alla preghiera per il nuovo arcivescovo, Mons. Giuseppe Satriano, che inizierà il suo ministero pastorale lunedì 25 gennaio.
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