Comunicato stampa dell'onorevole Nunzio Angiola:
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Dagli organi di stampa si è appreso a fine dicembre 2021 che la Robert Bosch S.p.A. per lo
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stabilimento di Bari ha dichiarato per il 2022 circa 600 esuberi sui circa 1700 lavoratori impiegati. La contrazione occupazionale sarebbe dovuta alle politiche di abbandono delle motorizzazioni
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endotermiche a favore della trazione elettrica, considerato che lo stabilimento di Bari della Robert
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Bosch S.p.A. rappresenta l’avamposto della multinazionale sulla componentistica per i motori diesel
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e benzina.
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Il piano industriale del 2017 approvato per la sede di Bari prevedrebbe una diversificazione delle
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linee produttive per mantenere i livelli occupazionali, anche se, secondo quanto appreso da fonti
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sindacali, ad oggi l’85% della produzione a Bari è ancora concentrata sui motori diesel e benzina;
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allo stato è attivo sullo stabilimento un contratto di solidarietà con riduzione al 60% in scadenza nell’
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anno in corso ed in esito al quale si porrà il problema di esuberi e licenziamenti.
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Nei giorni scorsi l’On. Nunzio Angiola di Azione, il partito dell’ex Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, aveva depositato un interrogazione parlamentare. Sul punto è intervenuto l’On. Nunzio Angiola.
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“Apprendiamo con grande piacere che a seguito del deposito il 19 gennaio della mia interrogazione e a seguito della interlocuzione che ho avuto direttamente col Ministro Giancarlo Giorgetti, il ministero oggi comunica che la struttura per le crisi d'impresa del ministero è stata già allertata e che convocherà il tavolo in tempi brevi.
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Si tratta del frutto del mio lavoro e della costante attenzione che noi di Azione riserviamo alle imprese pugliesi. Saremo vigili e attenti per fare in modo che lo Stato faccia sentire la sua vicinanza alla Bosch e alle tante famiglie che rischiano di trovarsi in gravi difficoltà”.
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