Cultura

Scuola, borse di studio a 10 giovani studenti pronti a vivere e studiare per un periodo all’estero

La Redazione
Intercultura
Il 6 maggio 2017, cerimonia di premiazione di 10 studenti delle scuole del territorio
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Quando l’attenzione al territorio si traduce in azioni concrete a favore degli studenti meritevoli, ecco che si generano opportunità reali con le Borse di studio per programmi internazionali scolastici della Fondazione Vincenzo Casillo e Fondazione Intercultura, vinte quest’anno da 8 studenti pugliesi, che partiranno per vivere e studiare all’estero con Intercultura. Si tratta di 2 vincitori delle Borse di studio per figli di dipendenti: Vincenzo R. di Corato (BA) dell’Istituto Scolastico Oriani – Tandoi che partirà per un Programma Estivo in Irlanda e Caterina T. di Modugno (BA) del Liceo scientifico “G. Salvemini” che partirà per un Programma Estivo in Canada e 6 vincitori della Borse di studio per studenti meritevoli: Simona Maria C. di Barletta dell’Istituto Scolastico Cafiero che partirà per un Programma Estivo in Russia; Francesco D. di Gioia Del Colle (BA), dell’Istituto Scolastico Canudo che partirà per un Programma Estivo in India; Alessio C. di Foggia dell’Istituto Scolastico Marconi che partirà per un Programma Estivo in Cina; Francesco T. di Bari dell’Istituto Scolastico Panetti che partirà per un Programma Estivo in Finlandia; Francesca F. di Lecce dell’Istituto Scolastico De Giorgi che partirà per un Programma Estivo in Argentina; Cecilia Maria P. di Cistermino (BR) dell’Istituto Scolastico Caramia – Gigante che partirà per un Programma Estivo in Giappone.

A loro, si aggiungono altri 2 studenti pugliesi, Luca M. di Corato (BA) dell’Istituto Scolastico Jannuzzi e Davide S. di Andria (BAT) dell’Istituto Scolastico Nuzzi, già pronti con passaporto e valigie per partire alla volta del Giappone, grazie alla Borsa di studio “in memoria di Francesco Ludovico Tedone” e alla Borsa di studio istituita da AFS Japan, partner di Intercultura, che alla notizia di una raccolta fondi si è subito attivata per ricordare Francesco**, raccogliendo fondi.

10 studenti pugliesi che dimostrano un impegno costante a scuola e in famiglia, che amano lo sport, uscire con gli amici ma soprattutto mettersi alla prova, per ampliare la propria visione del mondo, per poter un domani contare su quelle competenze trasversali, sempre più richieste dal mondo del lavoro, quali: l’apprendimento (o il miglioramento) di un’altra lingua, essere più predisposti ad intraprendere nuove iniziative, a relazionarsi con gli altri in maniera positiva, avere maggiori capacità critiche.

La cerimonia di premiazione per il conferimento delle borse di studio si terrà il 6 maggio 2017, presso la sala conferenze di Casillo Group, in via S.Elia, zona industriale, Corato (BA), alle ore 17, alla presenza del Presidente della Fondazione Casillo, un rappresentante del Comune di Corato, la famiglia Tedone, un rappresentante dell’Istituto Industriale “Iannuzzi” e il Presidente del Rotary Club di Corato, Prof. Amodio, mentre in rappresentanza di Intercultura, saranno presenti Angela Piccinini, del Consiglio d’Amministrazione dell’Associazione Intercultura, Emanuela Di Chiara Stanca, Responsabile di zona per lo Sviluppo del Volontariato di Intercultura, Antonella Porcelluzzi, Presidente del Centro locale di Trani, Silvia Gliatta, Presidente del Centro locale di Foggia, Antonella Silvestri, Presidente del Centro locale di Bari Sud e i volontari pugliesi di Intercultura.

Un anno all’estero cambia la vita?

La ricerca* dell’Osservatorio nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca affidata a Ipsos dalla Fondazione Intercultura di quest’anno si è concentrata anche sui benefici e le competenze che si acquisiscono attraverso i programmi di mobilità individuale. Dalle interviste di 900 ex partecipanti a questi programmi, partiti tra il 1977 e il 2012, emerge un quadro chiaro grandi differenze rispetto alla media italiana:

  • non hanno avuto difficoltà a trovare lavoro o a cambiarlo, lo dichiara l’83% e il tasso di disoccupazione complessivo è al di sotto del 9% (vs un dato italiano pari al 14% tra i 20 e i 54 anni).
  • non sono di certo “bamboccioni”, visto che solo il 2% degli over 34 anni vive ancora con i genitori, rispetto a un dato nazionale che si attesta attorno al 12%.
  • sono persone soddisfatte della propria carriera, perché coerente con i propri interessi e aspirazioni, e della loro vita: il 90% si dichiara complessivamente felice, uno stacco netto rispetto alla media degli italiani che è del 67%.
  • sono consapevoli del ruolo attivo che devono avere nella società.

*Fonte: www.scuoleinternazionali.org

**Francesco morì nel disastro ferroviario tra Andria e Corato a soli 17 anni, dopo due giorni dal suo rientro da un anno di vita e di studio in Giappone. Era rientrato in Italia, colmo di entusiasmo per l’esperienza che aveva vissuto nel Paese del Sol Levante, dove aveva saputo instaurare un rapporto profondo con la famiglia ospitante, gli amici, gli insegnanti e i volontari.

Per ricordarlo, mamma Angela e papà Vincenzo hanno deciso così di istituire una raccolta fondi per una Borsa di studio, da donare ad un giovane studente meritevole di Corato, desideroso di partire per il Giappone. All’appello hanno risposto in tanti: dai volontari di Intercultura, al Comune di Corato, all’Istituto “Jannuzzi” di Andria di cui Francesco era allievo, agli amici di Francesco e della sua famiglia, all’Interact Club, al Rotary Club di Corato, alle donazioni individuali pervenute da tutt’Italia, alla generosità della Fondazione Vincenzo Casillo e il partner giapponese di Intercultura.

Un ponte diretto tra la Puglia e il Giappone, fortemente voluto da Francesco, che esiste ancora oggi grazie alle due famiglie di Corato e di Oita che si sono strette in un abbraccio vero e sincero. Un abbraccio che si è potuto concretizzare a fine dicembre, quando la famiglia Tedone è volata in Giappone per conoscere di persona tutti coloro che in un anno hanno conosciuto Francesco: “Ognuno di loro aveva qualcosa di bello da raccontarci” racconta Natale, fratello di Francesco, “tutti coloro che lo hanno conosciuto hanno in casa un altarino con la sua foto. Era un ragazzo davvero alla mano, e non lo dico solo da fratello. Le testimonianze di persone dall’altra parte del mondo possono confermare le mie parole. E’ stato bellissimo poter avere in dono i loro racconti e sapere quanto si era integrato nella cultura giapponese, imparando perfino la lingua. Adesso che siamo rientrati a Corato, continuiamo a sentirci con tutti loro e credo che Francesco possa essere fiero di sapere che siamo un’unica famiglia”.

venerdì 5 Maggio 2017

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