Spettacolo

«Nartist per il teatro»: due mini opere per Serena Autieri e Paolo Calabresi

La Redazione
Consegna delle opere su tela Nartist a Serena Autieri e Paolo Calabresi sul palco del Rossini
Continua l'impegno di Nartist nell'omaggiare i più importanti artisti che calcheranno i palchi del teatro Rossini di Gioia e del Valentino di Castellaneta
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Dopo Enzo Decaro, Iva Zanicchi e Leo Gullotta, ecco Serena Autieri e Paolo Calabresi. Continua l’impegno di Nartist nell’omaggiare i più importanti artisti che calcheranno i palchi del teatro Rossini di Gioia e del Valentino di Castellaneta.

Venerdì 24 gennaio la galleria d’arte gioiese, guidata da Gianfranco Nicastri, ha donato due mini opere a Serena Autieri e Paolo Calabresi, protagonisti al teatro Rossini con lo spettacolo «La menzogna».

Le opere sono state realizzate dall’artista gioiese Filippo Maria Cazzolla, su commissione dei mecenati Franco Anelli e Carmela Genco, titolari del negozio di abbigliamento femminile Gencostore.

Serena Autieri, attrice, cantante e conduttrice, ha molto apprezzato l’opera ricevuta e ha invitato Nartist a proseguire sulla strada della promozione degli artisti.

Il maestro Cazzolla nelle opere realizzate si è lasciato ispirare dai temi dello spettacolo «La menzogna»: il dualismo fra verità e bugia, la fragilità delle relazioni contemporanee, il desiderio di raggiungere un’agognata verità assoluta e le difficoltà che si incontrano per ottenerla.

La tela per Autieri è un particolare dell’opera «Bacco adolescente» di Caravaggio. È rappresentato un calice in vetro, simbolo della fragilità, colmo di vino che in scena scorre in abbondanza e che già i latini ritenevano conducesse a proferire la verità «in vino veritas».

L’opera donata a Calabresi riproduce il dipinto «Il tatto» di Jusepe de Ribera e raffigura un artista cieco che studia, appunto attraverso il tatto, un busto di marmo per comprenderne la veridicità, le fattezze e se eventualmente ha qualcosa di meritevole dal punto di vista artistico. Rappresenta, quindi, il desiderio e l’impegno di capire a fondo le cose, le situazioni e le persone.

Il maestro Filippo Maria Cazzolla, che nella sua vita artistica si è espresso attraverso varie forme di arte, spesso anche aiutando a sua volta altri artisti e musicisti, ha trasferito sulle due tele l’arte della scenografia in cui è diplomato, la straordinaria bravura tecnica e pittorica, l’intuizione geniale e la sua passione viscerale per la pittura del ‘600 e soprattutto per Caravaggio che sta studiando approfonditamente da quattro anni arrivando a riprodurne ben 37 opere a grandezza naturale per captarne i segreti e per riproporre al grande pubblico la bellezza della pittura. Questo studio sta aprendo all’artista alcune importanti porte per mostre istituzionali e internazionali. In attesa di scoprirne i dettagli, anticipiamo che è annoverato fra i finalisti del Premio Realnart proprio con un particolare di un’opera caravaggesca «Flagellazione di Cristo».

L’iniziativa «Nartist per il teatro» è promossa dalla galleria gioiese in sinergia con Magna Grecia Awards (di cui Nartist è ambasciatore culturale), Teatro Pubblico Pugliese e Comune di Gioia. Ogni opera è appositamente pensata per ciascun protagonista e può essere donata da qualsiasi cittadino voglia sostenere la cultura attraverso l’arte. Chiunque fosse interessato può contattare la Galleria Nartist al numero 351 5073117.

«Crediamo fortemente nel potere benefico dell’arte a livello personale e territoriale – dice Gianfranco Nicastri, fondatore e ideatore del concept Nartist – per questo stiamo promuovendo un nuovo Rinascimento attraverso un innovativo sistema di mecenatismo collaborativo. In pratica questo si traduce con l’invito a ogni cittadino a divenire un moderno Mecenate pronto a far entrare la bellezza nella propria vita sostenendo gli artisti e il proprio territorio».

sabato 1 Febbraio 2020

(modifica il 18 Luglio 2022, 18:54)

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